Usi delle candele in magia

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Forse avrete già visto esposte nei negozietti esoterici le candele dalle forme più strambe.

Si tratta di candele-statua che vanno accese per accedere all’energia della forma pensiero rappresentata dalla statua di cera. Per rafforzarne il simbolismo, vanno scelte in base al colore.

Figura umana: le candele che raffigurano sagome umane di uomo o donna sono indispensabili negli incantesimi che agiscono sulle persone come magia d’amore o d’odio. In questi casi, la candela viene munita di un oggetto collegamento con la persona bersaglio.

Croce: le candele raffiguranti il crocifisso sono sovente impiegate dai praticanti per usi svariati, ad esempio sono usate come candele d’altare dalle streghe di magia popolare orientata al cristianesimo, o dai santeros.

Angelo: possono essere usate per invocare angeli specifici incidendovi il nome o l’apposito sigillo . Ottime anche come offerta agli angeli.

Gatto: la candela a forma di gatto porta fortuna nelle magie. Usata al negativo, ostacola i progetti del nemico.

Animali: si attribuisce il significato tradizionale dell’ animale, ad esempio il serpente è sia simbolo della lingua malvagia sia di rinnovamento, trasformazione e protezione ;l’ape operosità e benessere, ecc.

Teschio: queste candele un po’ inquietanti sono usate per lavorare con le energie degli antenati, nelle sedute spiritiche o per porre fine a situazioni negative. L’uso negativo riguarda l’invio di malattie o maledizioni.

SIGILLI

Una volta scelta la candela, gli incantesimi richiedono quasi sempre di incidervi un determinato simbolo. Si tratta di sigilli per l’invocazione di spiriti, talismani, o semplicemente il desiderio. Questa operazione non è sempre necessaria. Per incidere il simbolo si utilizza il bolline, l’athame o un chiodo riscaldati.

ERBE

Per rendere più efficace la magia con la candela, si può ricorrere ad incorporare nella cera o alla base della candela, una o più erbe magiche.

VESTITURA DELLA CANDELA: OLI E UNZIONE

Adesso che la candela è pronta, si passa all’ unzione della candela. Questa operazione serve a benedire e conferire potere allo strumento. L’unzione della candela segue un iter preciso:
Se si tratta di un incantesimo per attrarre qualcosa o per un proposito costruttivo, allora si unge il fusto della candela da metà verso la base.
Se invece, si opera per allontanare o distruggere qualcosa, si procede dal centro verso l’esterno.
Al termine si segna la candela con un simbolo specifico per lo scopo o un segno personale.
In questa fase, detta di vestitura, è opportuno concentrarsi e visualizzare il proposito come se fosse già realizzato.

COME ACCENDERE LA CANDELA

Adesso, bisogna accendere lo stoppino. In questo processo si usa pronunciare un incantesimo o lo scopo per cui si accende la candela. Ad esempio :
“Io ti accendo, per l’ avverarsi del mio desiderio (dire il proprio desiderio)”.

INCANTESIMI CICLICI

Nella magia con le candele si ricorre spesso a incantesimi che vanno ripetuti regolarmente. Ad esempio si può accendere una candela ogni giorno per una settimana, accompagnando da una preghiera per realizzare la guarigione di qualcuno.

INCANTESIMI CON PIU’ CANDELE

Questi incantesimi richiedono l’utilizzo di più candele. Le varie candele servono per rappresentare determinate forze o soggetti. E’ il caso di molti incantesimi d’ amore, in cui due candele sono usate per raffigurare le persone da unire e una terza per la forza dell’amore. Le candele dei due vengono avvicinate sempre di più di giorno in giorno finché arderanno unite.

COME SPEGNERE LA CANDELA

E’ prassi comune, qualora fosse necessario spegnere la candela, evitare di soffiare sulla fiamma perché si insulterebbe l’ elemento Fuoco che sta lavorando alla magia. Quindi ricorrete a spegnere la fiamma con le dita bagnate o un apposito strumento. Cercate di evitare di spegnere le candele se non è davvero necessario e lasciatele ardere fino alla fine. Se non potete controllare la candela, sistematela in un contenitore con qualche centimetro d’acqua onde evitare incendi.
Nel riaccendere la candela bisognerebbe rispettare questa regola: riprendere la magia alla stessa ora in cui è stata iniziata.

Fonte: http://ilrisvegliodegliantichi.forumfree.it/