Io non penso positivo

Ebbene si, Io non penso positivo. Grazie a questo ho imparato come realizzare i miei desideri.

 

Ti sembra strano leggere una cosa del genere, vero?

Ti spiego il motivo di tale affermazione.

A chiunque si interessi di concetti quali: risveglio, spiritualità, cambiamento, trasformazione dell’essere, ego e legge d’attrazione, nonché di tutta una serie enorme di insegnamenti e pratiche ad essi correlati, è sicuramente capitato di sentir dire da qualcuno che il segreto del cambiamento è il pensiero positivo.

Qualunque cosa ti stia capitando, qualsiasi emozione negativa tu stia provando e qualsiasi azione errata tu stia compiendo, è assolutamente perfetta così com’è, perché c’è un disegno più grande e più ampio, che al momento non puoi comprendere, che ha deciso di farti trovare in questa situazione.

Il motivo è che tutto questo ti serve per insegnarti qualcosa d’importante per l’evoluzione della tua anima o della tua consapevolezza.

Quindi è inutile che ti sforzi di cambiare le cose. E’ inutile che ti spingi al di là della tua attuale mentalità. Ed è inutile che cambi il tuo stato di coscienza affinché le cose possano muoversi nel verso giusto.

A cosa servirebbe? Tutto è già perfetto così.

 

Finta positività

Questo ideale è stato fin troppo abusato, e si è rivelato per moltissime persone sia inutile che controproducente.

Questo perché, se veramente analizzato, si comprende che è un falso mito.

Per evolvere bisogna tirar fuori chi siamo davvero, dal profondo di noi stessi. Bisogna portare all’esterno, nel mondo visibile e materiale, la nostra essenza. Bisogna che ci presentiamo in questa realtà ordinaria per come siamo realmente.

Quando si comincia a conoscersi, si rivelano aspetti di noi che hanno influenzato il nostro giudizio, le nostre scelte, le nostre azioni, portandoci inevitabilmente a vivere una vita che non ci appartiene o che non ci soddisfa.

Non riusciamo a stare bene con noi stessi, abbiamo un continuo conflitto interiore, perché qualcosa dal profondo ci sta comunicando che stiamo andando nella direzione sbagliata.

Questo qualcosa è come una bussola, un navigatore, che conosce la nostra destinazione, ovvero il tipo di persona che desideriamo essere e la vita che vogliamo vivere. E in continuazione è lì a dirci che non stiamo rispettando la rotta, che stiamo vagando per vie traverse e che ci siamo persi.

Saremo sempre persi se non cominciamo a seguire le indicazioni del nostro navigatore interiore e a prendere la giusta via.

Basandoci su questo, e ragionando sul concetto “pensiero positivo”, possiamo capire il grave errore alla quale esso ci conduce.

Pensare positivo là dove sentiamo che il nostro “Io” ci dice che è sbagliato andare, che è sbagliato vivere quella situazione, che fare una determinata cosa ci fa male, che continuare a vivere come stiamo facendo è negativo, equivale a scegliere di perderci.

Far finta che il problema non esiste e che è tutto perfetto così com’è, ci fa perdere la rotta, e ci lascia in balia delle difficoltà, che come onde di un mare in tempesta, inevitabilmente, ci fanno annegare nell’angoscia e nell’insuccesso.

Allora in che modo il pensiero positivo può essere di aiuto? E qual’è la prospettiva giusta dalla quale guardare il problema per trovare finalmente una soluzione?

 

Sfruttare gli ostacoli

L’idea estremamente limitante che blocca maggiormente le persone è il pensare che il fallimento o una situazione apparentemente negativa, sia come un’incudine che ti cade sulla testa all’improvviso e che viene giù al solo scopo di atterrarti al suolo.

La mentalità degli uomini di successo, invece, punta in tutt’altra direzione.

Il fallimento non esiste. Una situazione negativa è un allarme che ti avverte che stai sbagliando qualcosa. La direzione che hai preso, la scelta che hai fatto, non è quella giusta per te.

L’ostacolo che si presenta ti sta dicendo espressamente che: “La tua scelta non ti conduce alla realizzazione dei tuoi desideri ed è necessario raddrizzare la rotta”.

Ci saranno sempre dei sassi sul tuo cammino. Dipende da te se farne dei muri o dei ponti.
Massima Zen

Come fare

Consiglio vivamente di leggere questo libro di Gabriele Oettingen intitolato Io non penso positivo, che offre numerosi insegnamenti e spunti di riflessione per capire dove si trova l’inganno del “pensare positivo a tutti i costi” e guardare le cose da un’altra prospettiva.

Gli ostacoli, che secondo te ti impediscono di realizzare i tuoi desideri, in realtà, possono accellerarne la realizzazione