ANGELICA

ANGELICA ARCHANGELICA

(angelica dorata o di Boemia, erba degli angeli)

 

Famiglia: Ombrellifere

Raccolta e parti utili

La radice raccolto all’inizio dell’autunno. I semi estratti dalle ombrelle1 raccolte in piena estate e fatti essiccare; il fusto raccolto in estate; le foglie colte alla fine della primavera.

Per approfondimento: Raccolta e Conservazione delle Piante

 

RICONOSCIMENTO

Ombrellifera di grosse dimensioni (può raggiungere l’altezza di 1,5 mt) dal fusto glabro2, robusto, ramificato, dotato di striature rossastre. Le foglie sono ovate3, larghe, dentate, verdi, più chiare nella pagina4 inferiore. I fiori sono bianchi o giallo-verdastri disposti in ombrelle rade alle sommità delle piante.

Diffusa in Europa nordorientale, in Italia è piuttosto rara. Si rinviene nelle valli di montagna fino a quote anche molto alte, lungo i ruscelli e nei luoghi umidi. Viene coltivata per essere impiegata in pasticceria e liquoristica.

PROPRIETÀ

Contiene derivati della cumarina, tannino, resine, acidi aromatici, sostanze amare e zuccherine. È tonica, antispasmodica, digestiva e calmante. Ha la capacità di riscaldare il corpo ed è quindi utile in tutte le affezioni da raffreddamento.

Per approfondimento: Le Proprietà delle Piante

IMPIEGO

L’utilizzo medicinale era più frequente in passato. L’infuso, oltre ad avere effetto tranquillante, calma i dolori mestruali e il mal di testa, stimola l’appetito e agevola la digestione; aggiunto all’acqua del bagno aiuta a combattere dolori muscolari, reumatici e nevralgici.

Trova impiego  nella preparazione anche industriale di dolci e liquori (amari a base di erbe). In percentuali molto basse viene utilizzata per dare aroma al tabacco da fiuto.

Per approfondimento: Preparati a uso interno ed esterno

AVVERTENZE

Il succo fresco può irritare le mucose e la pelle. Da non confondere con ombrellifere velenose. L’olio essenziale in forti dosi può essere intossicante.

CURIOSITÀ

La leggenda vuole che sia stato lo stesso arcangelo Raffaele a farne conoscere l’uso agli uomini.


USI MAGICI

Genere: Maschile

Pianeta: Sole

Elemento: Fuoco

Divinità: Venere

Poteri: Esorcismo, Protezione, Curativi, Visioni

Per approfondimento, Propositi Magici

Questa pianta è protettiva. Usatela sotto forma di incenso nei riti di protezione e negli esorcismi. Spruzzate gli angoli o il perimetro della casa con un po’ di angelica per allontanare la sventura (il male). Aggiunta al bagno elimina malocchi, maledizioni e qualsiasi rito fatto contro di voi. La radice veniva usata come talismano per il gioco, presso alcune tribù di indiani d’America.

L’angelica viene adoperata anche negli incensi e nelle miscele curative; fumare le sue foglie si dice provochi visioni.


RICETTE

LIQUORE d’ANGELICA (stomaco e intestino)

L’angelica è una pianta aromatica  che si usa candita sia come ingrediente sia per decorare dolci. Una volta era molto utilizzata anche per preparare questo eccellente liquore dalle proprietà stomachiche e digestive. Mettete a macerare per 8 giorni 100 gr di erba angelica secca, 2 gr di cannella, 1 gr di macis e 1 gr di chiodi di garofano in 1 lt di acquavite. Filtrate, unite lo sciroppo preparato con 5 dl d’acqua e 500 gr di zucchero e lasciato raffreddare, infine filtrate di nuovo. Al posto della cannella, del macis e del garofano si possono usare 5 o 6 mandorle amare pelate.

INFUSO di ANGELICA (apparato genitourinario)

Miscelate 1 cucchiaio di arancio (fiori), 1 cucchiaio di anice (semi), 1 cucchiaio di valeriana (rizoma), 2 cucchiai di melissa (foglie), 2,5 cucchiai di tiglio (fiori) e 2,5 cucchiai di angelica (radice) con l’aiuto di un pestello. Su metà della miscela versate 1 lt d’acqua bollente e lasciate in infusione per 5 minuti, filtrate. Bevete 3 tazze di infuso al giorno in caso di dismenorrea.

BAGNO di ANGELICA (sistema nervoso e psichico)

Versate 2 lt d’acqua bollente su 3 manciate di angelica. Lasciate riposare a pentola coperta per circa 2 ore, quindi filtrate e versate nell’acqua del bagno al momento dell’immersione. Dà sollievo a dolori muscolari, reumatismi e nevralgie.

INSALATA VALNONTEY

Lavate accuratamente e tagliate 100 gr di bistorta (foglie tenere), 1 manciata di alchemilla (foglie piccole), 4 foglie apicali di angelica, 10 germogli di crespino, 5 piantine di eufrasia, 1 pugno di gallio, 2 cespi di lattuga, 2 pomodori e 2 cucchiai di bacche di mirtillo. Condite con poco olio e sale, quindi aggiungete molto yogurt e mescolate. Cospargete con fiori di epilobio.

GERMOGLI di ANGELICA in INSALATA

Lessate i fusti teneri e i piccioli di angelica e condite con olio e limone.

AMARO MONTCHAMP

Ponete 4 gr di assenzio, 3 gr di calamo aromatico, 3 gr di centaurea, 2 gr di radice di angelica, 2 gr di enula campana e 1 gr di corteccia di cannella a macerare in 4 dl d’alcol a 95° per 12 giorni in un vaso a chiusura ermetica, avendo cura di agitare una volta al giorno il macerato. Alla fine aggiungete 320 gr di zucchero disciolto in 2,8 dl d’acqua calda, lasciate riposare per 1 giorno, filtrate e imbottigliate. Per apprezzarne a pieno il sapore, è opportuno far riposare l’amaro per almeno 6 mesi, perciò conviene tappare la bottiglia con sughero e ceralacca.

CHARTREUSE

Questo liquore, ideato in Francia dai frati della Grand Chartreuse, un ordine fondato nel 1085 da san Bruno nell’Alta Savoia, entra spesso anche nella preparazione di gradevolissimi cocktail. Qui ne forniamo una ricetta semplificata, facilmente realizzabile in casa. La preparazione originale prevede infatti che alla macerazione in alcol faccia seguito la distillazione, procedimento che è difficile da realizzare in casa con strumenti abituali.

Dopo aver pestato 10 gr di melissa fresca, 5 gr di issopo fresco, 3 gr di radice fresca di angelica, 1/2 di corteccia di cannella, 1/2 gr di macis, 1/2 gr di semi di finocchio, 1 gr di coriandolo e 1 chiodo di garofano nel mortaio di marmo, mettetele in un contenitore con 4 dl d’alcol a 95° e lasciatele macerare per 12 giorni, agitando 2 volte al giorno. Preparate quindi uno sciroppo sciogliendo su fiamma debole 250 gr di zucchero in 3 dl d’acqua distillata e unitelo freddo all’infusione alcolica. Fate riposare per 20 giorni, filtrate e imbottigliate.

AMBROSIA

Anche se nessuno è ancora riuscito a scoprire la composizione del nettare degli dèi – la favolosa ambrosia capace di dare l’immortalità a chi la beve – riportiamo la ricetta di questo liquore che, pur non avendo gli effetti della leggenda, si è meritato il nome per la sua bontà.

Frantumate in un mortaio di marmo 3 gr di coriandolo, 1 gr di anice stellato contuso, 3 chiodi di garofano e 1 gr di semi di angelica, poi chiudete il tutto assieme a 2,5 dl d’alcol a 70°, in un vaso a chiusura ermetica, lasciando macerare per 10 giorni e rimestando due volte al giorno. Dopo questo periodo riaprite il vaso e aggiungete 4 dl di vino bianco genuino, vecchio e dal sapore secco, richiudete e proseguite la macerazione per altri 10 giorni. Finalmente unite anche 400 gr di zucchero, rimestate e chiudete di nuovo. Lasciate riposare ancora per 5 giorni, filtrate e imbottigliate.


NOTE:

1Ombrella: Infiorescenza racemosa formata da fiori con pedicelli (raggi) che partono tutti dallo stesso punto e raggiungono la stessa altezza. È tipica delle Ombrellifere e può essere semplice o composta. L’ombrella composta è simile a quella semplice, ma con i raggi che terminano con altre ombrellette sulle quali sono inseriti i fiori.

2Glabro: Struttura vegetale (foglia, calice ecc.) priva di peli.

3Ovato: Dicesi organo laminare con la forma simile alla sezione longitudinale di un uovo, cioè più lungo che largo, con base tonda e arrotondata, lati curvi e convergenti all’apice che può essere ottuso o aguzzo.

4Pagina: Ciascuna delle facce di un organo laminare (es. la lamina di una foglia).

(Fonti: Erbe che Curano, La Farmacia di Gaia, Demetra – Enciclopedia delle Piante Magiche, Scott Cunningham, Mursia)