Intime Riflessioni sull’Arte

La luce è il mio cammino, la mia vita, la mia guida… il viaggio e l’arrivo, la destinazione, il destino e il destinato.

Ho visto tanti film e serie tv parlare di fenomeni paranormali o di invasioni aliene, di fantasmi e di mostri, leggende di creature magiche e misticismo, eppure nessuna di queste tipologie di storie ha mai mostrato il vero volto del mondo, l’essenziale, le fondamenta di questo locale di carne e sangue, il vero punto in cui tutto ha origine.

Ascolta il tuo cuore… ascolta! Ti accorgerai che questa luce in realtà è in ogni cosa che tu possa vedere, è in ogni cosa che tu possa sentire. Una bella donna, un dolce cagnolino che insegue una farfalla in volo, il suono della risata di un bambino, l’immensità di un meraviglioso paesaggio e gli straordinari effetti della natura come una cascata, un deserto, un’aurora boreale.

Tutto questo è luce, tutto questo è energia, tutto questo è Dio.

A volte, quando penso a quanta strada ho fatto nel mio Cammino Spirituale, nel cercare il punto d’origine del mondo, il senso reale della vita, mi fa strano accorgermi che, in fondo, il mio percorso è proprio come il tragitto di una maratona: per quanto io possa spingere, dare il massimo, risparmiare ogni singola porzione di respiro per arrivare al traguardo, proprio questo traguardo non è altro che ME stesso. E ogni volta che questa consapevolezza riemerge dopo attimi di profonda riflessione interiore, un’immagine si presenta dinanzi ai miei occhi, il finale del film The Silent Flaute. Il protagonista, un guerriero alla ricerca dello sfidante da sconfiggere, ovvero l’uomo più forte al mondo, dopo una serie di avventure e prove da superare, arriva infine al momento della verità e scopre che, in realtà, lo sfidante che ha dovuto affrontare e sconfiggere, era egli stesso.

Aprendo il libro della verità, non trova altro che uno specchio al suo interno, che può mostrargli solo il suo volto. Sebbene alcune volte sia angosciante capire che il traguardo, in realtà, è sempre un altro punto di partenza, altre volte, invece, è più che gratificante vedere il bicchiere mezzo pieno, comprendendo che a ogni fine corrisponde sempre un nuovo inizio, e che il nostro viaggio non si conclude mai.

Beh, sì! Sono un tipo un po’ lunatico… vivo intensi e repentini sbalzi d’umore, passando da una depressa visione della vita come il bicchiere totalmente vuoto, a un’altra visione più positiva, dalla fitta oscurità alla vista di un lume di candela, che, seppure leggermente flebile, illumina qualche metro intorno a sé , donandomi così quella giusta dose di speranza, che mi permette di recuperare energie, private dallo sforzo mentale, e di ritrovare la motivazione per proseguire il viaggio sul Sentiero Oscuro (che è la vita stessa).

Chi nasce povero ha sempre quella voglia innata di fare il salto di qualità che lo porti “dalle stalle alle stelle”, dal non avere nulla, a possedere tutto ciò che desidera. Non vuole più accontentarsi di nulla, poiché accontentarsi è proprio quello che è stato costretto a fare per tutto il tempo. Ora vuole che l’astratto dei suoi sogni diventi reale, come una sorta di trasformazione alchemica. Trasmutare il piombo, la sua vita piena di sofferenza, miseria e dolore, in oro puro, che riassumerei in un solo termine: la felicità.

Centinaia, direi migliaia, di scrittori, di pensatori e di artisti hanno dedicato il loro lavoro e la loro vita alla concretizzazione materiale dei loro stati d’animo. Con il loro innato talento sono riusciti a mutare delle sensazioni pulsanti nei loro cuori in pure opere d’arte. Questo è quello che più mi affascina del mondo dell’Arte. Non è la vista di un quadro, se pur stupendo, a suscitare emozione e interesse, piuttosto sono le sensazioni compresse nelle sue forme, le sue linee perfette o imperfette, gli stati d’animo che l’artista provava ed è riuscito a esprimere, e a comunicare ai cuori di chi un giorno avrebbe guardato i suoi lavori.

Questo a mio avviso è un aspetto del potere divino che l’essere umano possiede. Col potere dell’immaginazione della mente, che è la sua forza più potente , riesce a superare ogni limite fisico e materiale , riesce a raggiungere i luoghi più tenebrosi dell’animo umano , scivola all’interno del cuore di ogni uomo o donna abbastanza sensibile da carpirne i significati più puri e , in quel preciso istante , “ magicamente “ quell’opera d’arte si tramuta in un nucleo di energia sensibile che permette la connessione con esso di ogni cuore che in quel momento viaggia sulla sua stessa lunghezza d’onda . Per questo motivo , neanche il più solitario degli uomini in realtà è mai da solo , neanche il più depresso degli uomini lo è totalmente , nemmeno la donna più acida e irritante della terra lo è nella sua interezza , poiché basta uno sguardo … il tempo di un attimo fuggente , all’opera d’arte che esprime quel suo specifico stato d’animo … e non siamo più soli , non siamo più totalmente depressi , non siamo più totalmente acide e irritanti , poiché abbiamo trovato un amico/a che prende con sé un po’ del peso che ci portiamo addosso , e si incammina al nostro fianco , accompagnandoci fino al momento in cui la nostra mente verrà occupata da nuovi pensieri e nuove attività .

Tutto ciò accade innumerevoli volte ogni giorno , ma noi esseri umani che prediligiamo la nostra parte razionale ,quella calcolatrice e limitata , non ci facciamo sempre caso ; ma sappiamo che , nel nostro cuore , non vediamo l’ora di concludere le nostre attività doverose per godere di quei piccoli attimi di gioia e calore che le nostre passioni , e loro solo , sanno donarci .

Questo testo è un omaggio all’arte . Un ulteriore dichiarazione d’amore e un sincero grazie per tutti i momenti in cui solo dopo un impercettibile attimo in cui l’abbiamo invocata , essa è apparsa , con le sembianze di innumerevoli forme e colori e sensazioni , per donarci quella luce di cui avevamo bisogno .

Khol Nox