Introduzione alla Magia – di Aleister Crowley

INTRODUZIONE

“Tu sarai un dio immortale, divino, non più mortale”.

Pitagora

“La Magia è la più Alta, più Assoluta, più Divina Conoscenza della Filosofia Naturale, progredita nelle sue opere e nelle sue mirabili operazioni grazie alla retta comprensione della virtù interiore e occulta delle cose; così che, essendo applicati veri Agenti ai Pazienti, si produrranno strani e ammirevoli effetti. I Maghi sono profondi e diligenti ricercatori della Natura; grazie alla loro capacità, essi sanno come anticipare un effetto, che al volgo sembrerà miracolo”.

Goetia del Lemegeton di Re Salomone

[Secondo Crowley, Goetia significa ‘ululato’. E’ un termine usato per indicare una vasta gamma di incantesimi pericolosi.]

“Ovunque la magia per simpatia ricorra nella sua forma pura e inadulterata, si deduce che in natura un evento segue un altro, necessariamente e invariabilmente, senza l’intervento di agenti spirituali o personali.
Quindi la sua concezione fondamentale è identica a quella della scienza moderna; alla base del’intero sistema vi è una fede, implicita ma autentica e ferma, nell’ordine e nell’uniformità della natura. Il Mago non dubita che le stesse cause produrranno sempre gli stessi effetti, che l’esecuzione della cerimonia adatta accompagnata dall’incantesimo appropriato sarà inevitabilmente seguita dai risultati desiderati, a meno che, ovviamente, i suoi incanti vengano ostacolati e sventati dagli incanti ancor più potenti di un altro stregone. Egli non supplica una potenza superiore; non cerca il favore di esseri volubili e ribelli; non si umilia davanti a divinità tremende. Eppure il suo potere, per quanto egli lo creda grande, non è affatto arbitrario e illimitato.
Egli può servirsene solo finché si attiene strettamente alle regole della sua arte, o a quelle che possono essere chiamate le leggi della natura secondo le sue concezioni. Trascurare tali regole, infrangere tali leggi, sia pure nel minimo particolare, significa incorrere nell’insuccesso, e può persino esporre il praticante incapace ai pericoli più gravi. Se egli rivendica la sovranità sulla natura, si tratta di una sovranità costituzionale, rigorosamente limitata nella portata ed esercitata in esatta conformità con gli antichi usi. Perciò esiste una stretta analogia tra la concezione magica del mondo e quella scientifica. Nell’una e nell’altra la successione degli eventi è perfettamente regolare e certa, essendo determinata da leggi immutabili, la cui azione può essere prevista e calcolata con precisione; i fattori del capriccio, del caso e dell’incidente sono esclusi dal corso della natura. Entrambe schiudono un panorama apparentemente sconfinato di possibilità a colui che conosce la causa delle cose e può toccare le molle segrete che mettono in moto l’immenso e intricato meccanismo del mondo. Ciò spiega la forte attrazione che magia e scienza hanno esercitato in egual misura sulla mente umana; ciò spiega lo stimolo poderoso che entrambe hanno dato alla ricerca della conoscenza. Esse affascinano il ricercatore annoiato e stanco, inducendolo a proseguire attraverso il deserto della delusione nel presente, facendo balenare ai suoi occhi le infinite promesse del futuro; lo conducono sulla vetta di una montagna altissima e gli mostrano, al di là delle nubi scure e delle nebbie ondeggianti ai suoi piedi, una visione della città celeste, forse lontanissima, ma radiosa di splendore non terreno, immersa nella luce dei sogni”.

J. G. Frazer, il Ramo d’Oro

“Finora, perciò, dato che la professione pubblica della magia è stata una delle strade che hanno portato gli uomini al potere supremo, essa ha contribuito a emancipare l’umanità dalla schiavitù della tradizione e a elevarla verso una vita più ampia e più libera, ricca di una più vasta visione del mondo. E’ questo un servigio di non poco conto reso all’umanità. E quando, poi, ricordiamo che in un’altra direzione la magia ha spianato la strada alla scienza, siamo costretti ad ammettere che, se le arti nere hanno fatto molto male, sono state anche la fonte di molto bene: se sono figlie dell’errore, sono anche state le madri della libertà e della verità”.

Ibidem

“Prova tutte le cose; attieniti a ciò che è bene”.

San Paolo

“Inoltre i mantra e gli incantesimi; l’obeah e il wanga; l’opera della bacchetta e l’opera della spada; questi egli apprenderà e insegnerà.
Egli deve insegnare; ma può rendere severe le prove.
La parola della Legge è ΘEAHMA”.

“Inoltre i mantra e gli incantesimi; l’obeah e il wanga; l’opera della bacchetta e l’opera della spada; questi egli apprenderà e insegnerà.
Egli deve insegnare; ma può rendere severe le prove.
La parola della Legge è ΘEAHMA”.

LIBER AL VEL XXXI: Il Libro della Legge

[Liber L. vel Legis (Il Libro della Legge) era il titolo originale della comunicazione di Aiwass. Nel 1918 Frater Achad, il ‘figlio magico’ di Crowley, scopri la Chiave cabalistica dei misteri occulti del Libro. La Chiave è la parola AL, uno dei cui numerosi significati è Dio. Il suo numero è 31: per questo vel XXXI.]

Questo libro è per TUTTI: per ogni uomo, per ogni donna, per ogni bambino. La mia opera precedente è stata fraintesa, e la sua portata limitata, a causa dell’uso di termini tecnici. Ha attratto troppi dilettanti ed eccentrici, deboli che cercavano nella ‘Magia’ un’evasione dalla realtà. Io stesso fui inizialmente attratto in tal modo verso l’argomento. E ha allontanato troppe menti scientifiche e pratiche, quelle che io più desideravo influenzare. Ma la MAGIA è per TUTTI.
Ho scritto questo libro per aiutare il Banchiere, il Pugile, il Biologo, il Poeta, il Marinaio, il Droghiere, l’Operaio, il Matematico, lo Stenografo, il Giocatore di Golf, la Casalinga, il Console – e tutti gli altri – a realizzarsi perfettamente, ognuno nella funzione che gli è propria.
Mi si consenta di spiegare in poche parole come avvenne che io abbia scritto la parola MAGIA
sul Vessillo che ho tenuto alto per tutta la vita.
Ancor prima di compiere i dieci anni, ero già consapevole di essere LA BESTIA, il cui numero è 666. Non comprendevo affatto ciò che questo comportava: era un senso d’identità appassionatamente estatico. Nel terzo anno trascorso a Cambridge, mi dedicai consciamente alla Grande Opera, intendendo per questo l’Opera di divenire un Essere Spirituale, libero dalle costrizioni, dai casi e dagli inganni dell’esistenza materiale.
Mi era difficile trovare un nome per designare la mia opera, come lo era stato per H. P. Blavatsky qualche anno prima. ‘Teosofia’, ‘Spiritismo’, ‘Occultismo’, ‘Misticismo’ avevano tutti connotazioni indesiderate.
Scelsi perciò il nome ‘MAGIA’ perché essenzialmente è il più sublime, e in pratica anche ii più screditato, di tutti i termini disponibili.
Giurai allora di riabilitare la MAGIA e di identificarla con la mia carriera; e di costringere l’umanità a rispettare, amare e seguire con fiducia ciò che disprezzava,
odiava e temeva. Ho mantenuto la mia Parola.
Ma è giunto ormai il tempo di portare il mio vessillo nel folto della mischia della vita umana.
Devo fare della MAGIA il fattore essenziale nella vita di TUTTI.
Nel presentare al mondo questo libro, perciò, devo spiegare e giustificare la mia posizione formulando una definizione della MAGIA ed esponendone i principi fondamentali in modo che TUTTI possano comprendere immediatamente che le loro anime, le loro vite, in ogni relazione con ogni altro essere umano e con ogni circostanza, dipendono dalla MAGIA e dalla sua esatta comprensione ed applicazione.

 

I. DEFINIZIONE

LA MAGIA è la Scienza e l’Arte di causare Cambiamenti in conformità con la Volontà.
(Esempio: E’ mia Volontà informare il Mondo di certi fatti a mia conoscenza. Perciò prendo le ‘armi magiche’, penna, inchiostro e carta; scrivo ‘incantesimi’ – queste frasi – nel ‘linguaggio magico’, cioè tale da essere compreso dalla gente che voglio istruire; evoco ‘spiriti’ come tipografi, editori, librai e così via, e li costringo a portare il mio messaggio a quella gente. La composizione e la distribuzione di questo libro è quindi un atto di MAGIA per mezzo del quale io causo cambiamenti in conformità alla mia Volontà.

II. POSTULATO

OGNI Cambiamento voluto può essere ottenuto mediante l’applicazione del grado e della specie di Forza più adatti nel modo più adatto, attraverso il mezzo più adatto diretto verso l’oggetto più adatto.
(Esempio: Io voglio preparare un’oncia di Cloruro d’Oro. Devo prendere il tipo giusto di acido, nitro-cloridrico e non un altro, in quantità sufficiente e di forza adeguata e devo metterlo in un recipiente che non si rompa, non perda e non si corroda, in modo che non produca risultati indesiderati, con la quantità d’Oro necessaria; e così via. Ogni Cambiamento ha le sue condizioni.
Allo stato attuale della nostra conoscenza e del nostro potere vi sono alcuni cambiamenti impossibili in pratica; per esempio, non possiamo causare eclissi, o trasformare il piombo in stagno, o cambiare i funghi in uomini. Ma è teoricamente possibile causare in ogni oggetto qualunque cambiamento di cui l’oggetto stesso sia capace per natura; e le condizioni sono indicate nel postulato sopra esposto).

 

III. TEOREMI

1) Ogni atto intenzionale è un Atto Magico [Per ‘intenzionale’, voglio dire ‘voluto’. Ma anche gli atti in apparenza involontari in realtà non lo sono. Perciò, respirare è un atto della Volontà di Vivere].
(Esempio: Vedere la ‘Definizione’ più sopra).

2) Ogni atto riuscito si è conformato al postulato.

3) Ogni insuccesso prova che uno o più requisiti del postulato non sono stati osservati.
(Esempi: Può esservi l’incapacità di comprendere il caso; come quando il medico fa una diagnosi errata e la cura danneggia il paziente. Può esservi l’incapacità di applicare il tipo esatto di forza, come quando un ignorante cerca di spegnere una lampada elettrica soffiandovi sopra. Può esservi l’incapacità di adoperare il giusto grado di forza, come quando un lottatore non riesce a mantenere la presa. Può esservi l’incapacità di applicare la forza nel modo esatto, come quando si presenta un assegno in banca allo sportello sbagliato. Può esservi l’incapacità di servirsi del mezzo esatto, come quando Leonardo da Vinci si accorse che il suo capolavoro stava sbiadendo. La forza, poi, può essere applicata su un oggetto non adatto, come quando si cerca di spezzare un sasso credendo che sia una noce).

4) Il primo requisito per causare un qualunque cambiamento è la completa comprensione qualitativa e quantitativa delle condizioni.
(Esempio: La causa più comune d’insuccesso, nella vita, è l’ignoranza della propria Volontà Vera, o dei mezzi con i quali realizzare tale Volontà. Un uomo pub credersi un pittore, e sprecare la propria vita cercando di diventarlo; oppure pub essere davvero un pittore, ma non riesce a comprendere e a valutare le difficoltà che sono caratteristiche di quella carriera).

5) Il secondo requisito per causare qualunque cambiamento è la capacità pratica di mettere in moto nel modo esatto le forze necessarie.
(Esempio: Un banchiere può avere un’idea esatta di una data situazione, e mancare tuttavia della decisione, o dei mezzi, per trarne profitto).

6) “Ogni uomo ed ogni donna è una stella” [il Libro della Legge]. Vale a dire, ogni essere umano è, intrinsecamente, un individuo indipendente con carattere proprio e moto proprio.

7) Ogni uomo e ogni donna ha una rotta, che dipende in parte dall’  individuo, in parte dall’ambiente che gli è naturale e necessario. Chiunque sia costretto a deviare dalla propria rotta, sia perché non comprende se stesso, sia a causa di un’opposizione esterna, entra in conflitto con l’ordine dell’universo, e di conseguenza ne soffre.
(Esempio: Un uomo ritiene suo dovere agire in un certo modo perché ha di se stesso una concezione illusoria e non indaga sulla propria vera natura. Una donna può rendersi infelice per tutta la vita perché ritiene di preferire l’amore alla posizione sociale o viceversa. Una donna può rimanere con un marito che non la capisce mentre potrebbe essere veramente felice in una soffitta insieme a un amante, mentre un’altra può abbandonarsi scioccamente a una fuga romantica quando in realtà i suoi veri e soli piaceri consistono nel brillare in società. Ancora: un ragazzo può sentirsi spinto dall’istinto a navigare, mentre i genitori insistono perché diventi dottore. In tal caso, dedicandosi alla medicina, diventerà un fallito e un infelice).

8) Un Uomo la cui volontà conscia è in contrasto con la sua Volontà Vera spreca la propria forza. Non può sperare d’influenzare in modo efficace il suo ambiente.
(Esempio: Quando una nazione è in preda alla guerra civile, non è in condizioni di intraprendere l’invasione di altri paesi. Un uomo malato di cancro, cibandosi, nutre se stesso ma anche il nemico che è parte di lui. Ben presto non riesce a resistere più alla pressione del suo ambiente. Nella vita pratica, l’uomo il quale fa ciò che la sua coscienza gli indica come un errore lo fa in modo molto goffo).

9) Un Uomo il quale fa la sua Volontà Vera ha dalla sua l’inerzia dell’Universo che lo assiste.
(Esempio: Il principio fondamentale del successo nell’evoluzione è che l’individuo deve essere fedele alla propria natura, e nello stesso tempo deve adattarsi all’ambiente).

10) La Natura è un fenomeno continuo, anche se non sempre sappiamo in che modo le cose sono connesse tra loro.
(Esempio: La coscienza umana dipende dalle proprietà del protoplasma, la cui esistenza dipende da innumerevoli condizioni fisiche, tipiche di questo pianeta; e il pianeta è determinato dall’equilibrio meccanico dell’intero universo materiale. Possiamo quindi dire che la nostra coscienza è connessa casualmente con le galassie più remote; eppure non sappiamo neppure in che modo derivi dai mutamenti molecolari che hanno luogo nel cervello).

11) La scienza ci permette di approfittare della continuità della Natura mediante l’applicazione empirica di certi principi la cui interazione comporta differenti ordini di idee, connessi l’uno con l’altro in un modo che sta al di là della nostra attuale capacità di comprensione [In un certo senso, la Magia può essere definita come il nome dato dal volgo alla Scienza].
(Esempio: Noi siamo in grado di illuminare città intere con metodi empirici. Non sappiamo cosa sia la coscienza, o come sia connessa all’azione muscolare; non sappiamo cosa sia l’elettricità o come sia connessa alle macchine che la generano; e i nostri metodi dipendono da calcoli fondati su idee matematiche che non hanno alcuna corrispondenza con l’Universo quale noi lo conosciamo [Per esempio, le espressioni ‘irrazionali’,’‘irreali’ e ‘infinite’] ).

12) L’Uomo ignora la natura del suo stesso essere e dei suoi poteri. Persino l’idea che ha delle proprie limitazioni è fondata sull’esperienza del passato, e ogni nuovo passo avanti nel progresso ingrandisce il suo impero. Non vi è quindi ragione di assegnare limiti teorici [Cioè ad ecceziorie del caso di questioni logicamente assurde, come quelle che gli Scolastici discutevano in rapporto a ‘Dio’] a ciò che egli può essere o a ciò che può fare.
(Esempio: Una generazione fa si riteneva teoricamente impossibile che l’uomo riuscisse un giorno a scoprire la composizione chimica delle stelle fisse. E’ noto che i nostri sensi sono adattati a ricevere soltanto una frazione infinitesimale della possibile gamma delle vibrazioni. Gli strumenti moderni ci hanno permesso di scoprire alcune di tali vibrazioni soprasensibili per mezzo di metodi indiretti, e persino di porre le loro particolari qualità al servizio dell’uomo, come nel caso dei raggi di Hertz e di Röntgen. Come disse Tyndall, in qualunque momento l’uomo potrebbe imparare a percepire e a utilizzare vibrazioni di ogni genere, concepibili e inconcepibili. Il problema della Magia è il problema di scoprire e di adoperare forze della natura in precedenza sconosciute. Sappiamo che esistono, e non possiamo porre in dubbio la possibilità di strumenti mentali o fisici capaci di porci in relazione con esse).

13) Ogni uomo è più o meno consapevole che la sua individualità comprende parecchi ordini di esistenza, anche quando egli afferma che i suoi principi più sottili sono soltanto sintoniatici dei cambiamenti che avvengono nel suo veicolo grossolano. Si può desumere che un ordine identico si estenda in tutta la natura.
(Esempio: Nessuno confonde il mal di denti con la carie che lo causa. Gli oggetti inanimati sono sensibili a certe forze fisiche, come la conduttività elettrica e termica; ma né in noi né in essi – a quanto ne sappiamo – esiste una percezione conscia e diretta di tali forze. Perciò le influenze impercettibili sono associate a tutti i fenomeni materiali; e non vi è ragione che ci impedisca di operare sulla materia per mezzo di tali energie sottili, così come facciamo per mezzo delle loro basi materiali. In effetti, ci serviamo della forza magnetica per muovere il ferro, e delle radiazioni solari per riprodurre immagini).

14) L’uomo è capace di essere, e di usare, tutto ciò che percepisce perché tutto ciò che percepisce è, in un certo senso, una pane del suo essere. Egli può quindi soggiogare l’intero Universo di cui è conscio, sottomettendolo alla sua Volontà individuale.
(Esempio: L’uomo si è servito dell’idea di Dio per dettare la sua condotta personale, per conseguire potere sui suoi simili, per giustificare le sue colpe e per innumerevoli altri scopi, compreso quello di realizzare se stesso come Dio. Ha usato le concezioni irrazionali e irreali della matematica per costruire apparecchi meccanici. Si è servito della sua forza morale per influenzare addirittura le azioni degli animali selvatici. Ha adoperato il genio poetico per fini politici).

15) Ogni forza dell’Universo può venire trasformata in un’altra specie di forza, ricorrendo a mezzi adatti. Vi è quindi una scorta inesauribile di ogni particolare specie di forza che può servirci.
(Esempio: Il calore può venire trasformato in luce e in energia, usandolo per far funzionare le dinamo. Le vibrazioni dell’aria possono venire usate per uccidere gli uomini, per mezzo di discorsi che scatenano passioni guerresche. Le allucinazioni connesse alle energie misteriose del sesso producono la perpetuazione della specie).

16) L’applicazione di ogni data forza influisce su tutti gli ordini dell’essere che esistono nell’oggetto al quale viene applicata, quale che sia l’ordine direttamente influenzato.
(Esempio: Se colpisco un uomo con un pugnale, non soltanto il suo corpo ma anche la sua coscienza è influenzata dal mio atto; benché il pugnale, in quanto tale, non abbia alcuna relazione diretta con tutto questo. In modo analogo, il potere del mio pensiero può operare sulla mente di un’altra persona in modo tale da produrre estesi cambiamenti fisici in essa, o in altre persone per suo mezzo).

17) Un uomo può imparare a usare qualunque forza in modo da realizzare qualunque scopo, servendosi dei teoremi sopra esposti.
(Esempio: Un uomo può servirsi di un rasoio per costringersi a sorvegliare il proprio linguaggio, tagliandosi ogni volta che, inavvertitamente, pronuncia una data parola. Può realizzare lo stesso scopo decidendo che ogni evento della sua vita gli ricorderà una cosa particolare, facendo di ogni impressione il punto di partenza di una serie collegata di pensieri che termina con quella data cosa.
può inoltre dedicare tutte le sue energie a qualche scopo particolare, decidendo di non fare nulla che sia con esso in contrasto, e di far sì che ogni atto torni a vantaggio del suo scopo).

18) Egli può attirare a sé ogni forza dell’Universo facendo di se stesso Un ricettacolo adatto, stabilendo con essa una connessione, e disponendo le condizioni in modo che la natura stessa della forza la costringa a fluire verso di lui.
(Esempio: Se voglio acqua pura da bere, scavo un pozzo in un posto in cui vi siano acque sotterranee; impedisco loro di disperdersi, e faccio in modo di approfittare, per riempirlo, dell’obbedienza dell’acqua nei confronti delle leggi dell’Idrostatica).

19) La sensazione che l’uomo ha di se stesso quale forma separata dall’Universo e ad esso opposta è un ostacolo allo sfruttamento delle sue correnti: finisce per isolarlo.
(Esempio: Un uomo politico molto popolare ha successo quando dimentica se stesso, e si ricorda solo della ‘Causa’. L’egoismo genera soltanto gelosie e scismi. Quando gli organi del corpo riaffermano la loro presenza in modo diverso dalla silenziosa soddisfazione, è segno che sono malati. L’unica eccezione è l’organo della riproduzione. Eppure, anche in questo caso la sua imposizione testimonia l’insoddisfazione, poichdé non può adempiere alla sua funzione fino a quando non è completato dalla sua controparte in un altro organismo).

20) L’uomo può attirare e adoperare soltanto le forze alle quali è veramente adatto.
(Esempio: Non si può ricavare una borsa di seta da un orecchio di scrofa. Un vero scienziato impara da ogni fenomeno. Ma la Natura non parla all’ipocrita, perché in essa non vi è nulla di falso [Non si può negare che anche l’ipocrita sia parte della Natura. Egli è un prodotto ‘endotermico’, diviso contro se stesso, con la tendenza a spezzarsi. Vedrà dovunque le sue qualità, e in tal modo si farà una concezione radicalmente errata dei fenomeni. Moltissime religioni del passato hanno fallito perché si aspettavano che la Natura si conformasse ai loro ideali di comportamento] ).

21) Non esistono limiti alla portata delle relazioni tra ogni uomo e l’Universo in essenza; infatti, non appena l’uomo si identifica con un’idea, cessano di esistere le misure. Ma il suo potere di utilizzare tale forza è limitato dal suo potere mentale e dalla sua capacità, e dalle circostanze del suo ambiente umano.
(Esempio: Quando un uomo si innamora, tutto il mondo diventa per lui null’altro che amore sconfinato e immanente; ma il suo stato mistico non è contagioso; i suoi simili si divertono o si irritano. Egli può estendere agli altri l’effetto che l’amore ha su di lui soltanto per mezzo delle sue qualità mentali e fisiche Così Catullo, Dante e Swinburne fecero del loro amore un possente motore dell’umanità in virtù del potere di tradurre i loro pensieri al riguardo in un linguaggio musicale ed eloquente.

Ancora: Cleopatra e altri personaggi potenti forgiarono i destini di molte altre persone lasciando che l’amore influenzasse le loro azioni politiche. Il Mago, per quanto possa riuscire a stabilire contatti con le fonti segrete dell’energia esistenti in natura, può servirsene soltanto nella misura consentita dalle sue qualità intellettuali e morali. Il rapporto di Maometto con Gabriele fu efficace solo perché egli possedeva qualità di uomo di stato e di condottiero e una sublime padronanza della lingua araba. La scoperta da parte di Hertz dei raggi che oggi usiamo nella telegrafia senza fili rimase sterile fino a quando essa si rifletté nella mente e nella volontà di persone capaci di accettare la sua verità e di trasmetterla al mondo dell’azione per mezzo di strumenti meccanici convenienti).

22) Ogni lndividuo è essenzialmente autosufficiente. Ma è insoddisfacente per se stesso fino a quando non si è posto nell’ esatto rapporto con l’Universo.
(Esempio: Un microscopio, per quanto perfetto, è inutile nelle mani dei selvaggi. Un poeta, per quanto sublime, deve imporsi alla sua generazione se vuole godere di se stesso, e addirittura se vuole comprendere se stesso, come dovrebbe avvenire in teoria).

23) La Magia è la Scienza che insegna a comprendere se stessi e le proprie condizioni. E’ l’Arte di applicare tale comprensione all’azione.
(Esempio: Una mazza da golf è stata fatta per far muovere una palla speciale in un modo speciale in circostanze speciali. Una mazza Niblick viene usata molto raramente quando la palla è sul ‘tee, il supporto speciale, una Brassie viene usata altrettanto di rado ai piedi di un ostacolo. Ma l’uso di ogni mazza richiede abilità ed esperienza).

24) Ogni uomo ha il diritto irrinunciabile di essere ciò che è.
(Esempio: Insistere perché chiunque altro debba adeguarsi ai nostri criteri significa offendere non solo l’altro ma anche noi stessi, perché siamo nati tutti dalla necessità).

25) Ogni uomo deve fare un atto di Magia ogni volta che agisce o che pensa, poiché un pensiero è un atto interiore la cui influenza finisce per condizionare l’azione, anche se sul momento ciò non avviene.
(Esempio: Il minimo gesto causa un cambiamento nel corpo di un uomo e nell’aria che lo circonda; turba l’equilibrio dell’intero Universo e i suoi effetti continuano eternamente nello spazio. Ogni pensiero, anche se prontamente represso, ha il suo effetto sulla mente. E’ una delle cause di ogni pensiero susseguente, e tende a influenzare ogni successiva azione. Un giocatore di golf può perdere qualche metro in un tiro, qualche altro al secondo e al terzo, può arrivare a soli venti centimetri dalla buca; ma il risultato netto di queste trascurabili disavventure consiste nella differenza di un tiro in più, e probabilmente nella differenza tra l’andare in buca e fallirla).

26) Ogni uomo ha il diritto, il diritto dell’autoconservazione, di realizzarsi al massimo [Gli uomini di ‘indole criminale’ sono semplicemente in contrasto con le loro vere Volontà. L’assassino ha la Volontà-di-Vivere; e la sua volontà di uccidere è una falsa volontà, in contrasto con la sua vera volontà, poiché rischia di essere messo a morte dalla Società se obbedisce al suo impulso criminale].
(Esempio: Una funzione compiuta in modo imperfetto danneggia non solo se stessa, ma anche tutto ciò che vi è associato. Se il cuore ha paura di battere per non disturbare il fegato, questo ha carenza di sangue, e si vendica sul cuore sconvolgendo la digestione, il che altera la respirazione, dalla quale dipende il benessere cardiaco).

27) Ogni uomo deve fare della Magia l’elemento determinante
della sua vita. Deve apprenderne le leggi e vivere secondo queste.
(Esempio: Il Banchiere deve scoprire il vero significato della sua esistenza; il vero motivo che lo ha indotto a scegliere tale professione. Deve intendere l’attività bancaria come un fattore necessario per l’esistenza economica dell’umanità, non come qualcosa i cui fini sono indipendenti dal bene di tutti. Deve imparare a distinguere i valori falsi da quelli autentici, ad agire non sulla base di fluttuazioni accidentali ma di considerazioni di importanza essenziale. Un banchiere così si dimostrerà superiore agli altri; infatti non sarà un individuo limitato da fattori transitori, bensì una forza della Natura, impersonale, imparziale ed eterna come la gravitazione, paziente e irresistibile come le maree. Il suo sistema non sarà soggetto al panico più di quanto la legge dei Quadrati Inversi sia turbata dalle Elezioni. Non sarà dominato dall’ansia per i suoi affari perché non saranno veramente suoi; e per tale ragione sarà in grado di dirigerli con la sicurezza calma e serena di un osservatore imparziale, con l’intelligenza non obnubilata dall’interesse personale e con la forza non sminuita dalle passioni).

28) Ogni uomo ha il diritto di realizzare la sua volontà senza temere che essa interferisca con quella altrui; perché, se egli è al posto giusto, sarà colpa degli altri se interferiranno con lui.
(Esempio: Se un uomo come Napoleone fosse veramente prescelto dal destino per dominare l’Europa, non lo si deve biasimare per avere esercitato il suo diritto. Opporglisi sarebbe un errore. Chiunque lo facesse commetterebbe un errore nei confronti del proprio destino, anche se forse è necessario, per lui, imparare le lezioni della sconfitta. Il sole si muove nello spazio senza interferenze. L’ordine della Natura assicura un’orbita a ogni stella. Uno scontro dimostra che l’una o l’altra ha deviato dalla sua rotta. Ma quando un uomo segue la sua vera rotta, con più fermezza agisce e meno è probabile che gli altri si mettano sulla sua strada. Il suo esempio li aiuterà a trovare la propria via e a percorrerla. Ogni uomo che diviene Mago aiuta altri a diventarlo. Quanto più gli uomini si muovono con fermezza e sicurezza, tanto più tale azione viene accettata come modello di moralità, e tanto meno l’umanità viene intralciata da conflitti e confusione).
Mi auguro che i principi esposti qui sopra dimostrino a TUTTI che il loro bene, la loro stessa esistenza sono legati alla MAGIA.
Mi auguro che comprendano non solo la ragionevolezza, ma anche la necessità della verità fondamentale che, per mio mezzo, viene donata all’umanità :

“Fa’ ciò che vuoi sarà tutta la Legge”.

Confido che essi si affermeranno come individualmente assoluti, comprenderanno che è loro diritto affermarsi e realizzare il compito al quale li rende idonei la loro natura. Anzi, confido che essi comprendano che questo è il loro dovere, non sole verso se stessi ma anche verso gli altri, un dovere fondato sulla necessità universale e dal quale non si deve rifuggire a causa di qualsivoglia circostanza momentanea che sembri gettare su tale condotta una luce di scorrettezza o addirittura di crudeltà. Mi auguro che i principi esposti più sopra li aiuteranno a comprendere questo libro, e impediscano loro di sentirsi scoraggiati dal suo studio a causa del linguaggio più o meno tecnico nel quale è scritto.
L’essenza della MAGIA è abbastanza semplice, in tutta coscienza. Le cose non stanno altrimenti per quanto riguarda l’arte di governare. Il Fine è semplicemente la prosperità: ma la teoria è aggrovigliata e la pratica è cosparsa di spine.
Allo stesso modo la MAGIA è semplicemente essere e fare. Dovrei aggiungere: “e soffrire”. Perché la Magia è il verbo, e fa parte della Preparazione usare la voce al passivo. Si tratta tuttavia di un problema che riguarda più l’Iniziazione che la Magia nel suo senso normale. Non è colpa mia se essere è preoccupante, e se fare è disperato!
Eppure, quando i principi sopra esposti sono saldamente fermi nella mente, è abbastanza facile riassumere brevemente la situazione. Ognuno deve scoprire da solo, accertandosene oltre ogni possibilità di dubbio, chi è e perché è. Fatto questo, può tradurre in parole la Volontà che è implicita nel ‘Perché’; o meglio, può tradurla in Una Parola. Divenuto in tal modo conscio della retta via da seguire, egli deve ora comprendere le condizioni necessarie per percorrerla fino in fondo. Poi, bisogna eliminare dal proprio essere ogni elemento estraneo od ostile al successo, e sviluppare quelle parti necessarie per controllare le condizioni cui si è accennato.
Mi sia consentita un’analogia. Una nazione deve acquistare coscienza del proprio carattere, prima che sia possibile affermare che essa esiste. Sulla base di tale conoscenza, deve poi divinare ii proprio destino. Quindi deve considerare le condizioni politiche del mondo, valutare in che modo gli altri paesi possono aiutarla o intralciarla. Infine, deve sviluppare in se stessa le qualità che le permetteranno di combattere vittoriosamente le condizioni esterne che minacciano di opporsi al suo scopo. Abbiamo avuto un esempio recente nel caso del giovane Impero Tedesco che, conoscendo se stesso e la propria volontà, si è disciplinato e Preparato ed ha potuto sconfiggere i vicini che l’avevano oppresso per tanti secoli. Ma dopo il 1866 e il 1870, è venuto il 1914! L’Impero Tedesco si è creduto erroneamente sovrumano, ha voluto qualcosa di impossibile, non ha saputo eliminare le gelosie intestine, non è riuscito a comprendere le condizioni per la vittoria, non si è preparato a tenere i mari, e così, avendo violato ogni principio della MAGIA, è stato abbattuto e fatto a pezzi dal provincialismo e dalla democrazia, così che né l’eccellenza individuale né la virtù civica hanno ancora potuto risollevarlo a quella maestosa unità che aveva arditamente tentato di signoreggiare la razza umana [Almeno, ha permesso all’Inghilterra di scoprire le sue intenzioni, e quindi di far schierare tutto il mondo contro di lei].

Lo studente sincero scoprirà, dietro i simbolismi tecnici di questo libro, un metodo pratico per diventare un Mago. I procedimenti descritti gli consentiranno di discriminare tra ciò che egli è realmente e ciò che ha teneramente immaginato di essere [Il professor Sigmund Freud e la sua scuola, in questi ultimi anni, hanno scoperto una parte della Verità, che da molti secoli viene insegnata nei Santuari dell’Iniziazione. Ma l’incapacità di afferrare la pienezza della Venità, specialmente di quella comportata dal mio Sesto Teorema (vedi supra) e dai suoi corollari, ha condotto lui ed i suoi seguaci all’errore di ammettere che il ‘Censore’, dichiaratamente suicida, è a buon diritto l’arbitro della condotta. Perciò la psicoanalisi ufficiale è tenuta a sostenere una falsità, benché la base di questa scienza sia stata l’osservazione degli effetti disastrosi, per l’individuo, del comportarsi falsamente nei confronti del proprio Io Inconscio, la cui ‘scritta sul muro’ nel linguaggio onirico rappresenta la somma delle tendenze essenziali della vera natura dell’individuo. Il risultato è stato che gli psicoanalisti hanno interpretato erroneamente la vita, e hanno proclamato un’assurdità, sostenendo che ogni essere umano è essenzialmente un animale insano, antisociale e criminale. E’ evidente che gli errori dell’Inconscio, deplorati dalla psicoanalisi, non sono altro, più o meno, che il ‘peccato originale’ dei teologi da loro tanto disprezzati]. Egli deve guardare la propria anima in tutta la sua spaventosa nudità; non deve avere paura di contemplare quella realtà sconvolgente. Deve strappare via le vesti sgargianti di cui la vergogna lo ha abbigliato; deve accettare il fatto che nulla può renderlo diverso da ció che è. Può mentire a se stesso, drogarsi, nascondersi; ma sarà sempre se stesso. La Magia gli insegnerà che la sua mente lo costringe a fare la parte del traditore. E un po’ come se a qualcuno dicessero che i figurini dei sarti sono il canone della bellezza umana, ed egli cercasse di rendersi informe e scialbo come quelli, e rabbrividisse all’idea che Holbein gli potesse fare un ritratto. La Magia gli mostrerà la bellezza e la maestà della personalità che egli ha tentato di sopprimere e di camuffare.
Dopo aver scoperto la propria identità, ben presto scoprirà il suo scopo. Un altro processo gli insegnerà a rendere tale scopo puro e possente. Allora, egli potrà imparare a valutare ii suo ambiente, a trovare alleati, a prevalere su tutte le forze che i suoi errori hanno portato sulla sua strada.
Nel corso di questa Preparazione, egli apprenderà a esplorare Misteri Occulti della Natura, a sviluppare in sé nuovi sensi e nuove facoltà, grazie ai quali potrà comunicare, giungendo poi a controllarli, con Esseri e Forze appartenenti a ordini di esistenza finora inaccessibili alla ricerca profana, e accessibili soltanto a quella MAGIA antiscientifica ed empirica (della tradizione) che io sono venuto a distruggere.
Mando nel mondo questo libro, affinché ogni uomo, ogni donna possa affrontare la vita nel modo più adeguato. Non importa se attualmente la casa corporea di un individuo è la capanna di un pastore: per virtù della mia MAGIA egli sarà un pastore quale lo fu Davide. Se è lo studio d’uno scultore, egli scalpellerà via da se stesso il marmo che maschera la sua convinzione di essere un maestro non inferiore a Rodin.
In fede:

Aleister Crowley

 

Fonte : https://serpenteleone.wordpress.com/diario/introduzione-alla-magia-di-aleister-crowley/