Preghiera di Ringraziamento

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La “Preghiera di Ringraziamento” presso i Seneca (Irochesi), apre e conclude tutte le manifestazioni cerimoniali. È particolarmente rappresentativa di una forma di religiosità condivisa dal popolo indiano nel suo insieme. In effetti fa riferimento a elementi naturali e sovrannaturali posti in una sequenza corrispondente all’ordine scaturito dalla creazione. Mette inoltre in evidenza la continuità del processo vitale, la sua funzione di arrecare benefici agli esseri umani e infine richiede un rendimento di grazie attraverso uno stile che si allontana dal parlato e diviene preghiera cantata. Va ricordato, a questo proposito, che il linguaggio di una cultura priva di scrittura, come è appunto quella nativo americana, è più vicino alla nostra idea di poesia che non di prosa. O meglio, si tratta di un complesso amalgama di poesia, musica, danza e teatro con una forte impronta magico-mitologica: tutto questo implica un’accentuata manipolazione della voce con varie tonalità, intensità e pause.

Le Persone

Ora noi che siamo qui riuniti ci ricordiamo cosa fecero gli Esseri Celesti: dissero a noi, esseri che si muovono sulla Terra, di mostrare sempre amore l’un l’altro. E questa è sempre la cosa che le persone che si radunano devono ricordare. Quando noi, esseri che ci muoviamo sulla Terra, ci incontriamo dobbiamo essere riconoscenti, esprimendo la nostra gratitudine per la felicità ricevuta.

Certo, nella realtà delle cose vi sono anche eventi sfortunati, come persone costrette a letto da malattie e infermità: anche questo è responsabilità degli Esseri Celesti. Noi che possiamo dire di essere felici dobbiamo rendere grazie gli uni per gli altri. Questa è la prima cosa che dobbiamo fare quando ci raduniamo. Non ce ne dimenticheremo e sarà sempre così nei nostri pensieri.

La Terra

E poi ecco cosa fecero gli Esseri Celesti. “Creeremo la Terra sulla quale cammineranno le persone.
Tutti prenderanno il loro posto sulla Terra e fra loro vi sarà un rapporto di parentela. Quando si riferiranno alla Terra dovranno sempre dire: ‘Nostra Madre Terra, sulla quale noi camminiamo’. Noi non dobbiamo dimenticarlo mai: camminiamo sulla Terra notte e giorno, essa sostiene i nostri piedi e ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno. Noi dobbiamo rendere grazie a Nostra Madre Terra perché assolve sempre le responsabilità assegnatele dagli Esseri Celesti. Non dobbiamo mai dimenticare di
esprimere la nostra gratitudine a colei che sostiene i nostri piedi. Non ce ne dimenticheremo e sarà sempre così nei nostri pensieri.”

Gli Animali

E poi ecco cosa fecero gli Esseri Celesti. “Creeremo vari animali che si muoveranno sulla Terra e vari uccelli che voleranno sopra la Terra. E saranno disponibili come nutrimento per le persone che si muovono sulla Terra.” E fino ai nostri giorni abbiamo visto piccoli e grandi animali muoversi al limitare e anche all’interno delle foreste.

Anche molti tipi di uccelli volano in alto e in basso nel cielo.

Noi sappiamo che essi sono disponibili per il nostro nutrimento, così come intendevano gli Esseri Celesti. E perciò rendiamo grazie affinché tutto possa continuare secondo i loro intendimenti. Non ce ne dimenticheremo e sarà sempre così nei nostri pensieri.

Il Vento

E poi ecco cosa fecero gli Esseri Celesti. “Non può restare tutto così immobile. C’è bisogno del vento per favorire il movimento degli esseri che si muovono sulla Terra.” E a ovest venne creata quella cosa che come un velo può muoversi lentamente o soffiare velocissimo. È a ovest che si è formato il vento e noi ne siamo felici. A noi che ci muoviamo sulla Terra rafforza il respiro, ci rende più forti.

Ma gli Esseri Celesti hanno anche detto: “Il vento può diventare molto forte, al di là di ogni controllo e nella sua furia può distruggere tutto sulla Terra. Quando il vento diventa così forte può recare gravi danni alle persone che si muovono sulla Terra.” Non ce ne dimenticheremo e sarà sempre così nei nostri pensieri.

Gli Esseri-che-tuonano

E poi ecco cosa fecero gli Esseri Celesti. “Avremo degli aiutanti e vivranno a ovest. Verranno da quella direzione in compagnia delle nubi e porteranno acqua, necessaria per tutto ciò che cresce sulla Terra.” E poi ecco cosa decisero: “Vi sarà un rapporto di parentela tra loro e le persone che si muovono sulla Terra. Quando vorranno riferirsi a loro le persone che si muovono sulla Terra diranno: ‘I nostri antenati, gli Esseri-che-tuonano’.” Detto questo i nostri antenati hanno cominciato a essere presenti
là a ovest. In verità possiedono una tale forza che le persone che si muovono sulla Terra li guardano sempre con stupore e soddisfazione. E i nostri antenati, gli Esseri-che-tuonano continuano ad adempire al loro compito e d’estate vengono tra le nuvole e portano fresca acqua ovunque: all’erba, ai fiumi, agli stagni, ai laghi. Non dobbiamo mai dimenticare di esprimere la nostra gratitudine per i nostri antenati, gli
Esseri-che-tuonano. Non ce ne dimenticheremo e sarà sempre così nei nostri pensieri.

 

Tratto dal libro Fiabe dei nativi americani- Miti e racconti